Biofarmaceutica: cos’è e quali benefici offre per la salute umana
La biofarmaceutica, secondo il dizionario, è la disciplina che studia e produce farmaci caratterizzati dalla massima disponibilità biologica dei principi attivi in essi impiegati. Questa definizione, tuttavia, non ci dice molto sui principi sui cui si fonda e sul progresso scientifico attuale in materia di salute. Per provare a spiegare, con chiarezza e semplicità, cosa sia realmente questa disciplina, abbiamo preso spunto da un’azienda specializzata in biofarmaceutica e salute umana da cui ci siamo ispirati per la trattazione di un argomento così complesso e importante.
Il farmaco biologico
Trattasi di sostanza, farmaco o medicinale impiegato per la cura e la prevenzione di malattie attraverso principi attivi ed eccipienti derivanti da natura e biotecnologia. In pratica la selezione e l’integrazione dei principi curativi e preventivi di un farmaco biologico non è il frutto di lavorazioni chimiche ma di ricerche “intrinsecamente biologiche”. Attenzione! Questo non significa che un principio attivo estratto chimicamente sia dannoso ma che, in medicina, vi è un’importante alternativa offertaci direttamente dalla natura, da cui possiamo trarre numerosi benefici di un certo rilievo scientifico.
Cosa differenzia il biofarmaco dagli altri?
Secondo la letteratura in materia i biofarmaci, rispetto a quelli chimici, presentano maggiori livelli di complessità molecolare per dimensioni, strutture e modifiche che determinano l’attività e l’efficacia. La loro struttura molecolare, confrontata con altre simili di natura chimica, risulta essere molto più grande ed elaborata. Basti pensare che una comunissima aspirina si compone di 21 atomi mentre un anticorpo monoclonale di origine biologico ne presenta 25 mila!
I farmaci biologici sono di due tipologie, ovvero derivano da proteine naturali estratte da tessuti e sangue animale ed umano oppure provengono da altri organismi viventi. Per realizzare questi ultimi è necessario fare ricorso all’ingegneria biologica e alle biotecnologie, scienze complesse che, negli ultimi anni, hanno compiuto incredibili passi avanti.
Prevenzione e cura
Tutte queste informazioni ci servono a capire che la scienza, ancora oggi, è perfettamente consapevole dell’enorme potenziale presente in natura in materia di prevenzione e cura delle patologie. La scienza, tuttavia, è fatta anche di domande, dubbi, studi e test ripetuti per lunghi mesi prima di giungere ad una risposta certa. La biofarmaceutica sembra aver intuito che, in questa grande complessità, vi sia una logica di funzionamento grazie alla quale è possibile andare oltre l’aspetto curativo e, quindi, approfondire anche quello preventivo.
L’evoluzione della medicina
In passato le cure prevalevano sulla prevenzione mentre, oggi, non è più così. Fare prevenzione significa agire prima del tempo, stroncando un processo dannoso sul nascere. In altre parole significa anche sottoporsi periodicamente a dei controlli medici, condurre uno stile di vita attento e sano e, quindi agire prima che i problemi possano verificarsi. Ciò che invece non ha nulla a che fare con la prevenzione è pensare di poter fare tutto da soli, traendo informazioni confuse e superficiali dal web e ricorrere ai fantomatici rimedi della nonna. La salute umana è una cosa seria e, per quanto possa risultare divertente intrattenersi in accesi dibatti online circa cosa sia giusto o sbagliato, è un ambito serio ed importante che, in quanto tale, richiede anni di studio e di preparazione.
Noi consumatori semplici possiamo limitarci a leggere, approfondire e sviluppare uno spirito critico ma, in caso di soluzioni di salute, dobbiamo sempre lasciare la parola a chi, sicuramente, né sa più di noi.