L’avvocato on line: nell’era della tecnologia anche l’assistenza legale diventa on demand
Agile e funzionale, l’utilizzo di internet si conferma sempre più versatile e coinvolge settori e servizi che, per tradizione, erano considerati praticabili solo di persona, come quelli relativi alla consulenza giuridica e all’assistenza legale.
Sempre più operatori del diritto si ritrovano a confrontarsi con nuove modalità di esercizio della professione, coinvolti nelle nuove dinamiche delle richieste di consulenza formulate in rete.
Ma è possibile gestire un rapporto così personale e fiduciario a distanza?
Pare di sì, basta arrendersi all’evidenza e ammettere che strumenti inediti e innovativi possano essere anche altrettanto efficaci.
Sempre più apprezzata e richiesta: la consulenza legale on line
Che la tecnologia abbia allargato gli scenari di moltissimi campi della vita quotidiana è ormai un fatto assodato; che potesse investire anche il settore della consulenza legale poteva sembrare meno probabile, ma la realtà ci dimostra che anche questa svolta si è verificata e segue un trend in costante crescita.
Anche la riforma del Diritto civile telematico ha contribuito a innovare le modalità di gestione del lavoro dell’avvocato, introducendo nella pratica strumenti informatici sempre più intuitivi, attraverso i quali esercitare la professione.
E gli stessi Ordini professionali incoraggiano l’erogazione di servizi legali in rete; dopotutto, anche una consulenza legale a distanza offre garanzie di competenza, dato che il legale on line opera sempre applicando le norme giuridiche e rispettando i principi di deontologia, servendosi semplicemente di mezzi di comunicazione diversi.
Consulenza Legale Italia pubblica regolarmente guide e aggiornamenti riguardanti problemi giudici comuni, consultabili gratuitamente sul blog del sito e fornisce on line soluzioni personalizzate su specifici temi di diritto. Lo studio, che ha sedi fisiche a Padova e Milano, può essere contattato anche tramite il sito ConsulenzaLegaleItalia.it, inviando una richiesta di assistenza attraverso l’apposito modulo.
Consulenza legale a distanza: i criteri di una scelta
Quella che può, a ragione, essere definita una vera rivoluzione digitale, produce, oltre alla sorpresa, anche interessanti conseguenze funzionali. Perché il rapporto tra cliente e avvocato sostanzialmente non è cambiato, basandosi sempre su una presunzione di competenza attribuita al professionista, un rapporto fiduciario che viaggia in rete, ma si basa ancora sugli stessi presupposti di affidamento che il cliente ha quando si reca fisicamente nello studio legale.
Piuttosto il quesito che si pone è un altro: come fa un soggetto estraneo al mondo giuridico a scegliere un operatore del diritto on line? In special modo sulle piattaforme più grandi non è così facile identificare il professionista che si occuperà del caso e, di conseguenza, non è possibile avere la certezza che possieda la competenza necessaria per occuparsi della singola questione e sia in grado di fornire una soluzione esauriente.
Per ovviare a questo inconveniente di carattere pratico, quando si richiede una consulenza legale a distanza bisogna cercare di procurarsi il maggior numero di informazioni possibili sul professionista da contattare, verificando, nello specifico, che possieda i requisiti necessari per l’esercizio della professione, come il fatto che sia iscritto all’albo, che eserciti la professione da un congruo periodo, che esistano sue pubblicazioni in materia.
La tecnologia, inoltre, si evolve rapidamente e con essa cambiano anche le abilità indispensabili per gestirla: non basta solo acquisire nuove conoscenze di carattere tecnico, ma è necessario sviluppare la capacità di applicare gli strumenti nuovi a settori in cui sono ancora poco utilizzati.
Per questo, pur mantenendo i fondamentali della sua professione, l’avvocato che fornisce una consulenza in rete dovrà curare l’improvement professionale, con particolare riferimento alle nuove dinamiche che il suo lavoro incontra.
Il perché della consulenza on demand
Il motivo per cui, oggi, un avvocato dovrebbe offrire un servizio di consulenza on line è lo stesso per il quale un soggetto dovrebbe richiedere questo tipo di servizio: adeguarsi al cambiamento in atto.
Rendere flessibile la gestione del lavoro, porterà al professionista -ma anche al cliente- un vantaggio che si traduce in un risparmio di tempo, derivante dalla riduzione degli spostamenti in senso strettamente fisico.
Il cliente, inoltre, si troverà ad utilizzare uno strumento che non è solo comodo, ma anche conveniente da un punto di vista dell’ampiezza della scelta: internet è una piazza enorme di possibilità, nella quale è impossibile non trovare ciò che si cerca.
Le chiavi del futuro nel campo della consulenza legale on demand, consisteranno quindi, per ciascuna delle parti interessate, nella capacità di distinguersi, uscendo dalle metodologie tradizionali e affrontando campi (ancora per poco) meno esplorati.