Stampanti a colori, differenza tra RGB o CMYK
Può sembrare strano per chi non ne sa nulla, mentre sembrerà banale per gli altri, ma i colori che vediamo sullo schermo di un dispositivo e quelli che vediamo su una stampa non necessariamente coincidono. I colori quando stampiamo una foto, che appare bellissima e brillante sullo smartphone o al computer potrebbero deluderci se non effettuiamo la stampa con la giusta consapevolezza. Per prima cosa, va detto che non tutte le stampanti, anche se a colori, daranno i medesimi risultai al momento di stampare una foto o comunque un'immagine a colori.
Stampanti a colori
Ci sono tanti fattori che influiscono sul risultato finale, il tipo e la qualità della stampante e delle cartucce e non ultimo quello della carta. Con una stampante per foto e della carta fotografica di qualità si otterranno, come è facile intuire, i migliori risultati, ma c'è anche altro da dire. Se si vuole stampare a colori con la giusta consapevolezza e non restando delusi dai risultati, bisogna chiarire la differenza tra RGB e CMYK, che a molti è del tutto sconosciuta.
Chi realizza un progetto grafico destinato alla stampa dovrà impostare il file nel formato CMYK, potrà scegliere anche il formato RGB, ma con il primo otterrà migliori risultati. L'acronimo RGB, sta per rosso, verde e blu (red, green e blue). La sigla CMYK sta invece per Ciano, Magenta, Giallo e Nero. I colori CMY sono quelli primari della mescolanza o sintesi sottrattiva. In teoria con soli tre colori (CMY, ciano, magenta e giallo) si possono riprodurre, per sovrapposizione degli stessi, tutte le sfumature intermedie esistenti, che vanno dal bianco (del foglio) al nero coprente.
Le stampanti a getto d'inchiostro utilizzano la sintesi sottrattiva quindi i colori di tipo "CMYK", ma in genere le foto e le altre immagini a colori su un computer o altri dispositivi sono in RGB ed è giusto così, finché non si desidera stamparle.
Molti tecnici e grafici consigliano infatti di utilizzare un file (flusso di lavoro) RGB, fino all’effettivo momento della messa in stampa. Va poi anche fatta una importante distinzione per quanto riguarda il nero. Spesso infatti non si è soddisfatti proprio relativamente alla stampa di quest'ultimo.
Tutte le stampanti che usano inchiostri pigmentati prevedono in genere due tipi differenti di inchiostro nero, uno pensato per supporti opachi, chiamato generalmente “nero opaco" e uno per supporti lucidi o semilucidi, chiamato “nero foto". Bisognerà scegliere quello più adatto alle proprie necessità e naturalmente al supporto (foglio) su cui si andrà a stampare. Il passaggio dalla modalità colore RGB a quella CMYK (e viceversa) è qualcosa di molto semplice e veloce. Si tratta di un processo importante per cercare di avere il massimo controllo sul risultato di stampa, avvicinandolo il più possibile ai colori che si vedono a video.
I maggiori software di grafica hanno appositi strumenti allo scopo, ad esempio in Adobe Illustrator nel menu "File" prevede la voce "Metodo colore documento" che permette con un semplice click di passare da RGB a CMYK, prima di andare in stampa o in qualsiasi momento si desideri farlo.